Secondo un articolo del Sole 24 ore di Novembre 2021 il valore del mercato degli influencer in Italia è pari a 280 milioni di euro, con una crescita nel 2021 del 15% rispetto all’anno precedente. A livello mondiale si è passati dai 9,7 miliardi del 2020 a 14 miliardi.
Inoltre, l’influencer marketing genera in Italia 450 mila posti di lavoro (di cui oltre 350 mila sono influencer e creator e gli altri sono i ruoli che orbitano intorno a questa attività come i social media manager, gli influencer manager, le agenzie di talent e via dicendo).
È chiaro dunque che sempre più aziende si stanno accorgendo dei vantaggi di questa attività di marketing. Anche chi ha sempre considerato il ruolo degli influencer quello di persone con tempo da perdere e manie di protagonismo deve oggi ricredersi e ammettere come gli influencer siano capaci di creare tendenze, muovere gli interessi dei propri follower e far aumentare le vendite di un’azienda.
Nel corso di questo articolo, dunque, analizzeremo tutti i vantaggi che porta con sé l’influencer marketing e vedremo come realizzare una strategia vincente.
Cos’è l’influencer marketing
L’influencer marketing è l’insieme di strategie di comunicazione e promozione di prodotti sul mercato attraverso la mediazione degli influencer all’interno dei social network.
Se vogliamo dare una definizione di influencer, possiamo dire che si tratta di quelle persone le cui attività sui social generano un largo seguito di utenti, che sono in grado di orientare e influenzare, al punto che vengono ingaggiati dalle aziende a scopo di marketing.
La loro popolarità in rete deriva dal fatto che questi sono spesso dei personaggi famosi, oppure persone comuni che condividono contenuti capaci di riscuotere grande visibilità e far aumentare il proprio seguito.
Questo è il caso soprattutto di chi ha competenze in una particolare nicchia di mercato (ad esempio food, tech, o travel) ed è in grado di divulgarle in modo efficace e convincente.
Da ciò deriva la possibilità di creare delle community affezionate e riunite sulla base di una comune passione o della condivisione di uno stesso sistema di valori.
Ma dal punto di vista del marketing, quello che conta è proprio la capacità degli influencer di essere ascoltati, di veicolare tendenze e dunque anche di orientare i consumi della propria community.
Esistono diverse tipologie di influencer, distinte a seconda del numero di follower che hanno nelle varie piattaforme social. Le principali tipologie sono:
- Nano influencer: da 1.000 a 10.000 follower
- Micro influencer: da 10.000 a 50.000 follower
- Mid-tier influencer: da 50.000 a 100.000 follower
- Macro influencer: da 500.000 a 1.000.000.000 follower
- Mega influencer: oltre 1.000.000.000 follower
Aggiungiamo inoltre che attualmente hanno assunto sempre maggiore importanza i nano e i microinfluencer. Questi ultimi, anche se hanno community più ristrette e selezionate, spesso però registrano un ottimo engagement rate (il tasso di coinvolgimento) per via della loro capacità di influenzare in maniera molto netta gli utenti che li seguono.
Come funziona l’influencer marketing
Da quanto detto nel paragrafo precedente, emergono alcune caratteristiche che contraddistinguono l’influencer marketing. Prima di tutto il mezzo di comunicazione utilizzato, che è rappresentato dai social network.
Infatti la loro attività non è molto diversa da quella dei testimonial televisivi o di altri canali di comunicazione tradizionali.
La novità sta appunto nel fatto che adesso queste attività di marketing vengono svolte su piattaforme come Instagram, Tik-tok o YouTube.
Naturalmente i social hanno caratteristiche diverse rispetto alla televisione o agli altri media. E questo comporta anche una declinazione diversa del lavoro di chi fa promozione e comunicazione tramite queste piattaforme.
Il contesto dei social modifica il modo di fare comunicazione. Un altro tratto peculiare che accomuna l’attività di un po’ tutti gli influencer (anche quelli che apparentemente parlano poco di sé) è la capacità di raccontare qualcosa mettendo al centro la propria vita, la propria esperienza personale.
E infatti a riscuotere molto successo sono soprattutto quei profili che raccontano la propria vita con autenticità, evitando di dare un’immagine di sé per forza di cose costruita e ostentata. A suscitare interesse è spesso il racconto della propria quotidianità, dei gesti di tutti i giorni mostrati senza preoccuparsi di nascondere debolezze e difetti.
In tal senso, il trend setting o i consigli d’acquisto divengono solo una parte (sebbene importante) della comunicazione social che un influencer instaura con la sua fanbase. In primo luogo c’è sempre in qualche modo il racconto di sé (che in fondo è la prerogativa principale dei social network).
Anzi è proprio l’esperienza personale a rendere l’attività di promozione più autentica e convincente. Perché a promuovere un prodotto o un servizio è appunto qualcuno di cui ci fidiamo e con cui in qualche modo siamo entrati in confidenza.
I vantaggi dell’influencer marketing
Come dicevamo all’inizio, l’influencer marketing è un settore in continua crescita, tanto che ormai è divenuto un asset fondamentale per moltissime aziende.
Uno dei vantaggi di questo tipo di marketing è sicuramente quello che si ottiene sul piano economico. Soprattutto per le imprese del settore B2C avere un influencer determina un aumento importante del ROI (Return On Investment).
Nel caso dei nano e micro influencer non va trascurata la possibilità di incrementare la visibilità e le vendite a fronte di investimenti spesso molto contenuti.
Queste strategie procurano inoltre una serie di benefici in termini di brand identity e dell’immagine aziendale.
Il supporto dell’influencer giusto ti permette ad esempio di definire il tone of voice che desideri per la comunicazione del tuo business. E inoltre rinforza la presenza social della tua azienda, migliorando anche l’awareness che c’è intorno al tuo brand.
La possibilità di instaurare una comunicazione costante con gli utentiti consente anche di avere un contatto diretto con la community di potenziali consumatori. In tal modo ti sarà più facile capire qual è il sentiment nei confronti del tuo brand e raccogliere altre informazioni preziose in ottica di marketing.
Come realizzare una strategia di influencer marketing
Affinché porti dei risultati concreti, il lavoro di un influencer deve essere pianificato e condotto a seconda delle necessità del proprio business. Vediamo dunque quali sono i principali punti in cui consiste questa strategia.
Prima di tutto, però, ricorda che l’influencer marketing va compreso nell’ambito di una strategia social più ampia e comprendente anche altri aspetti (come il social adv, il content marketing, ecc.).
DEFINIRE IL MESSAGGIO
Una volta individuati gli obiettivi, lo step successivo è quello di definire il messaggio che vuoi trasmettere alla tua audience attraverso l’attività dell’influencer.
Si tratta di stabilire le modalità attraverso cui l’influencer deve dar voce alle necessità di marketing del tuo business. Bisogna ad esempio impostare un calendario editoriale e individuare la storyline da seguire nella pubblicazione dei contenuti.
È importante definire un messaggio in target, che sia in linea con i tuoi obiettivi ma senza snaturare l’identity del tuo influencer.
SELEZIONARE I GIUSTI INFLUENCER
Il passo più delicato è scegliere l’influencer con cui avviare una collaborazione. Gli elementi da considerare per fare la scelta giusta sono il target di pubblico e il social in cui esso è maggiormente presente.
In fase di outreach è importante sapere che non tutti gli influencer sono presenti nei diversi social, ma certuni sono specializzati solo in alcune piattaforme (e quindi si rivolgono a diversi tipi di pubblico).
Per la scelta dovrai considerare sia gli influencer che operano nel social che ti interessa, sia quelli che hanno una fanbase in linea con il tuo target.
Se ad esempio il tuo business è dedicato a un pubblico di giovani o adolescenti, allora dovrai cercare qualcuno attivo prevalentemente su Tik-Tok. Anche Instagram è utilizzato da un pubblico giovane (seppur con un’età media più alta, 20-40 anni circa), ma è una piattaforma che si presta di più a settori come moda, travel o food.
Altri parametri da tenere in considerazione sono il grado di autenticità (sia dei follower che del modo con cui l’influencer è in grado di comunicare) e l’engagement rate, ovvero il tasso di coinvolgimento. Un valore quest’ultimo, che permette di verificare le interazioni di un profilo (commenti, like, condivisioni) con gli utenti che lo seguono.
Ricorda infatti che l’influencer migliore non è necessariamente quello che ha più follower. A seconda del settore della tua azienda, sarà sufficiente rivolgersi anche ai nano o micro influencer, che come abbiamo anticipato riescono ad avere un buon engagement rate nei confronti delle loro (seppur piccole) community.
Se vuoi approfondire questi aspetti leggi anche il nostro articolo come scegliere gli influencer giusti.
MONITORARE I RISULTATI
L’ultima parte della strategia consiste nel condurre attività di monitoraggio e analisi dei risultati ottenuti.
Analizzare i risultati è importante prima di tutto per verificare il corretto raggiungimento dei tuoi obiettivi. Ma anche per esaminare l’engagement rate rispetto ai contenuti proposti e alle pubblicazioni effettuate dall’influencer.
I dati raccolti saranno utili anche per perfezionare la strategia o ridefinire (qualora fosse necessario) il tuo messaggio.
Un suggerimento che viene dato spesso consiste nel chiedere all’influencer di proporre sconti sui prodotti (tramite codice personalizzato). In questo modo si può vedere quanti utenti hanno ascoltato il consiglio d’acquisto dell’influencer verificando chi ha utilizzato il codice sconto fornito.
Quanto costa una strategia?
Progettare una strategia di influencer marketing comporta un lavoro di pianificazione, il che richiede un investimento di risorse preliminari. Il budget necessario per la fase di progettazione sarà proporzionale agli obiettivi che si desidera raggiungere.
E poi bisogna considerare anche i guadagni ricavati dall’influencer per ogni post pubblicato. Di seguito riportiamo un prospetto generale dei compensi per la pubblicazione di post. Ma bisogna precisare chele cifre variano in base ad alcuni fattori come il prodotto da pubblicizzare, il potere contrattuale dell’influencer e la nicchia di mercato in cui si opera.
- Nano influencer: generalmente pagato con sconti o prodotti regalo
- Micro influencer: in media 30-80 euro
- Mid-tier influencer: fino a 500 euro
- Macro influencer: da 500 a 5.000 euro
- Mega influencer: in genere si parte da cifre come 2.500 euro, ma trattandosi si personaggi famosi si può arrivare a cifre altissime
Inoltre, come abbiamo ricordato sopra i costi di un influencer vanno compresi all’interno di una strategia social più ampia. E questa a sua volta comporta l’investimento di altre risorse.
Se vuoi farti un’idea più precisa dei costi e capire meglio in che modo una strategia di influencer marketing può implementare le attività di promozione della tua azienda, contattaci scrivendo a info@wearefunnel.com.