Seguitissimi e molto amati, gli influencer italiani costituiscono ormai una presenza fissa nelle home dei nostri profili social.
A colpire è la loro enorme popolarità e la capacità di aver inventato una professione di successo sfruttando le possibilità che i social mettono a disposizione di tutti noi.
È forse questo uno dei motivi che fa apparire tanto semplice il lavoro degli influencer, tanto da suscitare il pregiudizio per cui vengono visti come gente che ha fortuna senza però avere particolari competenze o abilità.
Eppure la loro è ormai divenuta una vera e propria professione, regolamentata al pari delle altre tipologie di pubblicità.
E del resto la promozione che fanno gli influencer non è diversa da quella dei testimonial che siamo soliti vedere sui media tradizionali (tv, cinema, radio). A cambiare qui è proprio il canale di comunicazione, che è costituito appunto dai social network.
Nell’articolo di oggi ci soffermeremo sul mondo degli infuencer italiani. Faremo una panoramica degli influencer più interessanti nell’ambito delle principali nicchie di mercato, e vedremo infine cosa serve per scegliere l’influencer giusto per il proprio brand.
Influencer italiani e influencer marketing
Ma prima di addentrarci nel mondo degli influencer italiani, facciamo un passo indietro per vedere cosa si intende per influencer e cos’è l’influencer marketing.
Il termine influencer fa riferimento a quelle persone molto popolari sui social network, in grado di trasmettere opinioni, affermare tendenze e orientare le scelte dei propri follower, soprattutto in fatto di consumi.
Proprio per la loro capacità di essere ascoltati e influenzare chi li segue, gli influencer spesso conducono attività di marketing per conto delle aziende.
L’influencer marketing è dunque quell’insieme di strategie che fanno ricorso al lavoro degli influencer per promuovere un prodotto o per implementare la comunicazione di un brand.
Ad avere molto seguito sui social sono prima di tutto i profili dei personaggi famosi. È il caso dalle celebrity dello spettacolo, della moda o dello sport. Ma ci sono anche persone comuni che acquistano notorietà dedicandosi a particolari nicchie di mercato (food, tech, travel, fashion, ecc.) o semplicemente parlando di sé e della propria vita.
A tal proposito, un elemento che permette di avere successo anche a chi non è famoso è proprio l’autenticità con cui si comunica. Gli utenti social non sono interessati a interagire con chi fa solo pubblicità o promuove un brand.
Quello che attrae è prima di tutto il racconto in prima persona della propria vita, dei propri interessi o delle competenze che si possiedono in un particolare ambito. Comunicando con autenticità si riesce a stabilire un rapporto difiducia, grazie al quale diviene poi più facile dare consigli d’acquisto e orientare i consumi.
E infatti riscuote molto successo soprattutto chi è in grado parlare di sé e della propria vita in maniera semplice e spontanea, senza fronzoli né ostentando stili di vita o modi di fare troppo costruiti.
In un nostro precedente articolo abbiamo portato l’esempio di Camihawke, che ha ottenuto grande popolarità puntando proprio sulla condivisione di un’immagine di sé molto reale e genuina.
Influencer italiani
Passiamo ora a una rapida rassegna degli influencer italiani più seguiti sia su Instagram che su Tik-Tok. E vediamo alcuni consigli di profili da seguire tra le nicchie di mercato più attraenti dal punto di vista dell’influencer marketing.
Ecco i 5 influencer italiani più seguiti su Instagram:
- Khaby Lame: 72,1 milioni di follower
- Chiara Ferragni: 26,5 milioni di follower
- Gianluca Vacchi: 22,2 milioni di follower
- Fedez: 13,4 milioni di follower
- Valentino Rossi: 13 milioni di follower
Khaby Lame è indubbiamente l’influencer italiano con più utenti Instagram. La sua popolarità supera perfino quella della blogger e imprenditrice Chiara Ferragni, e quella del celebre business man Gianluca Vacchi.
Dopo di loro abbiamo Fedez, il rapper marito di Chiara Ferragni. Mentre appena sopra la cifra dei 13 milioni di follower c’è il campione di Moto GP Valentino Rossi.
Questa, invece, la classifica dei 5 top influencer italiani su Tik-Tok:
- Khaby Lame: 133,8 milioni di follower
- Arnaldo Mangini: 23,5 milioni di follower
- Gianluca Vacchi: 21,5 milioni di follower
- Manuel Mercuri: 18,6 milioni di follower
- Urban Theory: 17,5 milioni di follower
Anche qui trovano posto Khaby Lame e Gianluca Vacchi. Insieme a loro l’attore comico Arnaldo Mangini, il musicista-acrobata Manuel Mercuri, e gli Urban Theory (un progetto di ballerini di finger-tutting).
Quelli che abbiamo appena citato sono i cosiddetti mega influencer, ovvero i personaggi social che hanno più di un milione di follower. Gli influencer, infatti, vengono classificati a seconda del numero di personeche seguono i loro profili.
Ecco, in breve, le principali tipologie:
- Nano influencer: da 1.000 a 10.000 follower
- Micro influencer: da 10.000 a 50.000 follower
- Mid-tier influencer: da 50.000 a 100.000 follower
- Macro influencer: da 500.000 a 1.000.000.000 follower
- Mega influencer: oltre 1.000.000.000 follower
Naturalmente, la percentuale di guadagni è proporzionale al numero dei follower. In genere, per la pubblicazione di un singolo post si va dai prodotti regalo ricevuti dai nano influencer, fino alle cifre esorbitanti con cui vengono pagati i personaggi famosi in qualità di mega influencer.
Parlando di marketing, è bene ricordare che affidarsi a chi ha più follower non è necessariamente la soluzione più giusta. Occorre infatti tenere presente anche altri criteri, come ad esempio l’Engagement Rate, cioè il tasso di coinvolgimento (più avanti vedremo meglio di cosa si tratta).
A questo proposito, sempre più rilevante è il ruolo giocato dai nano e micro influencer. Questi ultimi, anche se hanno community più ristrette e selezionate, spesso però riescono a coinvolgere e influenzare in maniera molto netta le persone che li seguono.
E poi tieni presente che in genere, intorno ai profili incentrati su nicchie di mercato più specifiche e settoriali si raccolgono bacini di utenti non necessariamente numerosi ma sempre molto interessati e affezionati.
È anche per questo che i piccoli influencer riescono a fare molta presa sui loro follower, che si fidano di chi ha competenze in un determinato ambito ed è capace di divulgarle in modo autorevole.
In molti casi i nano e i micro influencer rappresentano la scelta giusta per far fare il salto di qualità al proprio business. Il consiglio che ti diamo, dunque, è quello di avviare collaborazioni non per forza con l’influencer con più follower che puoi permetterti, ma con quello più adatto al settore del tuo business.
Thererumnatura Riminese con la passione per la fotografia, Gianluca Fazio si definisce travel creator proprio perché ha reso un lavoro quella che è la sua passione più grande: viaggiare. Attraverso una comunicazione attenta e garbata Gianluca propone mete imperdibili e consiglia le cose da fare più interessanti per ogni luogo che visita.
FOOD INFLUENCER
Cucina botanica
È il progetto di Carlotta Perego, influencer monzese classe 93’ che si occupa di cucina vegetale e crudismo. Cucina botanica dà consigli di ricette vegan salutari e facili da replicare. È attiva su Instagram e su Youtube, dove propone tutorial di cucina e promuove uno stile di vita etico e sostenibile.
Pentola Gourmet
Pentola Gourmet è la pagina Instagram di Giorgia Pafumi, creator siciliana che si dedica alla cucina professionale cercando di coniugare semplicità e creatività. Il filo rosso che lega i suoi piatti è la cura per l’immagine con cui si presentano: un’attenzione all’occhio oltre che al gusto, che vale anche per le ricette della tradizione e i piatti più semplici.
INFLUENCER TECH
Jakidale
Nato nel 1999, Jacopo D’Alesio ha iniziato la sua attività su Youtube, dove è divenuto popolare per i suoi tutorial di Cash of Clans e altri videogame. Si occupa anche di prodotti tech, che prova e recensisce in partnership con le aziende del settore. Ma nei suoi profili Tik-Tok e Instagram si trova anche altro, come i vari contenuti a tema viaggi e food.
FASHION INFLUENCER
Lavinia Biancalani
Fondatrice dell’agenzia di comunicazione digitale The Style Pusher, la fashion blogger Lavinia Biancalani si occupa di moda, beauty e prodotti per la cura del viso. Come influencer ha scelto di collaborare principalmente con brand e realtà concentrate su progetti di sostenibilità ambientale. Una scelta interessante che rientra nel campo del sustainability management.
Ilaria Ferraro Toueg
Non solo moda e beauty, ma anche arredamento, decorazione d’interni, passione per l’arte e per la ricerca dei tessuti. Questo è tutto ciò che costituisce il mondo di Ilaria Ferraro Toueg, interior e product designer,e fondatrice (insieme a Steve Toueg) dell’incantevole casa boutique Ted Milano. Il suo profilo Instagram propone sempre contenuti di grande gusto e raffinatezza. Da non perdere!
Come scegliere l’influencer per il proprio brand
Scegliere l’influencer giusto non è affatto facile. A tal proposito, ancora una volta vogliamo ripetere che, contrariamente a quanto si crede, la persona che ha più follower non è per forza quella più adatta al proprio brand.
Esistono alcuni criteri che possono guidarti nel compiere la scelta più giusta.
Un primo fattore di cui devi tener conto è quello della condivisione dei valori. Non basta infatti che l’influencer sia orientato verso la tua nicchia di mercato, ma bisogna anche che, almeno in linea di massima, condivida i tuoi stessi valori (vedi il caso di Lavinia Biancalani, a cui difficilmente vengono proposte collaborazioni da parte di aziende non in linea con la sua idea di sostenibilità ambientale).
Se alla base c’è una reale condivisione di valori, allora per l’influencer sarà più facile e naturale trasmettere ai suoi follower la fiducia verso il tuo brand.
Un altro elemento importante (a cui abbiamo già fatto cenno prima) è l’autenticità. Questo significa da un lato che l’influencer scelto deve avere dei follower reali (e ciò si può verificare vedendo quanto sono attendibili i commenti e le reazioni ai suoi post).
Dall’altro lato significa che la persona da te scelta deve essere in grado di comunicare con spontaneità e naturalezza. Come risulterà chiaro, questo è un fattore importante, da cui dipende la fiducia che gli utenti riservano a chi si relaziona con loro sui social.
E infine, bisogna valutare l’Engagement Rate, ovvero il tasso di coinvolgimento dell’influencer con la sua fanbase. Questo criterio serve per avere un’idea del grado di interazioni che un profilo riesce ad avere. Ci riferiamo ai commenti, like e condivisioni effettuati da parte degli utenti.
A volte infatti capita che dei profili, pur non avendo molto seguito, registrino tuttavia un livello di interazioni non molto diverso da quello di un personaggio famoso che ha centinaia di migliaia di follower.
Esistono diverse piattaforme che permettono di calcolare l’ER dei profili social (una di queste è Not Just Analytics).
Se vuoi approfondire i vari punti da sapere per scegliere l’influencer giusto per il tuo brand, leggi anche il nostro articolo Come scegliere gli influencer giusti.