Google Tag Manager è la piattaforma di Google che semplifica e rende più efficace il tracciamento delle attività degli utenti sulle pagine web del proprio business.
Se sei un marketer o fai parte del settore saprai infatti che ogni strategia di digital marketing che si rispetti comprende, tra i vari aspetti, anche le attività di tracciamento degli utenti.
I dati sugli utenti sono infatti molto preziosi, perché permettono di ricavare informazioni sul pubblico che interagisce con le proprie pagine (come si comporta, cosa fa) e riutilizzarle per impostare le proprie strategie (sono utilissimi, ad esempio, se vuoi fare attività di remarketing).
Il monitoraggio e l’analisi dei comportamenti degli utenti avvengono tramite specifici strumenti (ad esempio Google Ads , Google Analytics o il Pixel di Facebook , Adobe Analytics o Linkedin Ads.
Implementare e gestire tutti questi strumenti può rivelarsi complicato, perché per farlo bisogna mettere mano più volte ai codici delle pagine (ed è necessario possedere quindi competenze di web develpoment).
Implementare manualmente gli strumenti di tracciamento richiede tuttavia il coinvolgimento di sviluppatori (con un dispendio di tempo e risorse non indifferente).
Google Tag Manager rappresenta la soluzione a tutti questi problemi. La piattaforma di Google consente infatti di semplificare e facilitare l’attivazione e la gestione degli strumenti di analisi e misurazione dati.
Il servizio consente di attivare e gestire ogni tool da un unico punto, con facilità e senza la necessità di dover lavorare ogni volta sul codice sorgente delle pagine.
La piattaforma è del tutto gratuita, ed è il sistema più utilizzato al mondo (nel 2020 circa il 99% degli utenti di un tag management system lo ha utilizzato).
Nell’articolo di oggi vedremo cos’è e come funziona questa piattaforma e faremo una panoramica dei vantaggi che questo servizio può portare alle aziende che gestiscono le proprie attività online.
Google tag manager: cos’è e a cosa serve
Come anticipato in apertura, Google Tag Manager è la piattaforma di Google che consente di implementare e gestire il monitoraggio delle attività degli utenti nei siti web o nelle app dei dispositivi mobili.
Per dare alle proprie pagine strumenti di monitoraggio e analisi, è necessario inserire dei tag nella struttura HTML del sito.
I tag non sono altro che degli snippet o frammenti di codice in linguaggio HTML. Una volta inseriti nel codice sorgente del sito, saranno e attivi permetteranno di tracciare le diverse attività degli utenti.
Gli strumenti di misurazione e analisi sono molti e diversi, come ad esempio Google Analytics, il Pixel di Facebook, Linkedin Ads, molti altri.
Come accennavamo all’inizio, l’inserimento e la gestione di molti tag può richiedere tempo e rivelarsi complicata, soprattutto se sei un marketer e non possiedi specifiche competenze di web development.
I tag di cui puoi avere bisogno sono infatti diversi tra loro, e ognuno deve essere inserito mettendo mano al codice HTML.
Bisogna inoltre usare estrema accuratezza nell’inserimento manuale dei tag. Se non si ha dimestichezza con la scrittura di codici e il linguaggio HTML, si corre il rischio di non inserire correttamente lo snippet. Di conseguenza il servizio può non funzionare o dare risultati d’analisi incongrui.
Senza considerare poi che per ogni tag bisogna effettuare dei test prima dell’utilizzo. E d’altra parte la presenza parallela di più tools può compromettere la velocità del sito (fattore che incide negativamente sul posizionamento del sito tra i risultati di ricerca).
Un lavoro difficile, quindi, che tuttavia può essere semplificato e facilitato in modo tale che tu non debba rivolgerti tutte le volte a uno sviluppatore (dovendo magari impegare tempi più lunghi per avere servizi d’analisi funzionanti).
Questo strumento ti consente di configurare e attivare tutti i diversi tag (sia quelli di Google che quelli di terze parti) attraverso un unico gestionale.
Un vantaggio non da poco, perché consente di risparmiare molto lavoro (e denaro) garantendoti al contempo massima efficacia per le tue attività di monitoraggio e misurazione.
Google Tag Manager funziona attraverso un’interfaccia web, attraverso cui è possibile accedere al proprio contenitore di tag e gestirne le relative impostazioni di configurazione.
Per attivare il servizio bisogna inserire lo snippet fornito dal sistema all’interno del codice sorgente delle proprie pagine. Ma questa è l’unica volta in cui sarà necessario lavorare sul codice.
Perché tutti i successivi tag di monitoraggio potranno essere impostati in automatico direttamente dall’interfaccia di Google Tag Manager.
Il servizio consente di inserire all’interno del proprio sito (o siti, nel caso in cui tu ne gestisca più di uno) sia i tag di Google (come Google Analytics o Google Ads) che i tag di terze parti (come il Pixel di Facebook, Linkedin Ads o Adobe Analytics).
Per ogni tag è possibile definire una serie di impostazioni, che sono:
- Attivatori (o Trigger): norme che specificano in base a quale evento deve attivarsi (o disattivarsi) il tracciamento dell’attività dell’utente all’interno del sito. Alcuni esempi di attivatori sono gli Attivatori Visualizzazione pagina, l’Attivatore profondità di scorrimento o l’Attivatore Clic.
- Variabili: opzioni che specificano dove e in base a quale valore il codice di monitoraggio deve essere attivarsi.
Le variabili possono essere applicate agli attivatori, e in tal caso consistono in filtri che stabiliscono quando deve essere attivato un determinato trigger (ad esempio url). Ma possono applicarsi anche ai tag e in questo caso servono invece per acquisire dei valori dinamici (ad esempio il valore di una transazione acquisito e applicato a un altro tag come quello di monitoraggio delle conversioni).
Il sistema fornisce una serie di variabili predefinite (dette variabili integrate), alcune delle quali (le principali) risultano già attive. Ma sarà possibile anche impostare variabili definite dall’utente, ovvero variabili personalizzate in base a specifiche necessità di monitoraggio.
Il servizio di Google Tag Manager svolge in automatico una serie di funzioni, come ad esempio il controllo errori, oppure la generazione del dataLayer.
Il dataLayer è, tecnicamente, un oggetto di Javascript che consente di registrare e rendere trasferibili le informazioni di tracciamento dalle proprie pagine a Google Tag Manager.
Puoi immaginare il dataLayer come una sorta di mezzo di comunicazione tra il tuo sito e Google Tag Manager che facilita e rende più completo il trasferimento dei dati di monitoraggio. Questo elemento è molto importante per assicurarsi una raccolta completa ed efficace dei dati di tracciamento.
Infine, ti ricordiamo anche che tutti i tag possono essere organizzati e divisi in cartelle, a cui si può accedere sempre attraverso l’interfaccia web di GTM.
Google tag manager: tutti i vantaggi
Ma quali sono i vantaggi di questo servizio e i benefici che può portare al tuo business?
Vediamo insieme i principali vantaggi che i marketers possono trarre dall’utilizzo di GTM.
- Controllo tag più rapido e semplice. È il primo e più importante vantaggio, e per questo lo ribadiamo ancora una volta: con Google Tag Manager puoi impostare, aggiornare e gestire in pochi click tutti i tag di tracciamento delle tue pagine, attraverso un unico gestionale e senza dover mettere mano ogni volta al codice HTML.
Il controllo errori permetterà di agire prontamente per evitare eventuali problemi e assicurarti un tracciamento dati costante e completo.
- Velocità. Uno dei problemi dell’aggiunta manuale di diversi tag è la riduzione della velocità di caricamento delle pagine. Google Tag Manager grazie al caricamento asincrono (processo per cui vengono caricate prima la pagina e poi i vari tag) garantisce invece la massima velocità di caricamento ai tuoi siti web (un fattore molto importante per ottenere un buon posizionamento su Googel).
- Privacy e Sicurezza: questo strumento ti consente di gestire il trattamento dati in maniera conforme alla privacy sui cookie e delle norme previste dalla GDPR (General Data Protection Regulation).
Inoltre la piattaforma consente l’acquisizione dei dati in maniera del tutto sicura. L’efficiente anti spam controller di Google infatti garantirà la sicurezza e il possesso dei dati di tracciamento anche nel caso in cui le tue pagine vengano hackerate.
- Accessibilità. Le “Aree di lavoro” e “Controlli d’accesso granulari” permettono di inserire diversi livelli di accesso per i collaboratori del proprio team, che potranno così accedere solo a funzionalità circoscritte in base alle loro specifiche mansioni.
- Risparmio dei costi. Non meno importante degli altri vantaggi è il fatto che grazie a GTM risparmi tempo e denaro, evitando l’impiego di risorse in web development e ottimizzando i tempi (nonché l’efficacia) del reperimento dati.
A questo punto ti sarà chiaro che semplificare e rendere più efficiente il tracciamento dati è un aspetto molto importante per la riuscita delle strategie di web digital marketing.
Non ti resta quindi che iniziare a semplificare e ottimizzare la gestione dei tuoi tag di analisi e misurazione con Google Tag Manager.
Come avrai intuito, anche se questa piattaforma è facile da gestire ed accessibile anche ai marketers (senza che questi possiedano le competenze di uno sviluppatore), per usare GTM serve comunque una buona dose di conoscenze e di esperienza.
Se stai pensando di affidarti a una web digital agency in grado di aiutarti nella gestione di tag di tracciamento delle pagine web legate al tuo business, contatta noi di We Are Funnel inviando una mail info@wearefunnel.com.